L’importanza delle analisi e della qualità secondo Jakub Dohnal, Laboratorio SZÚ
I consumatori di pellet talvolta sottovalutano l’importanza della qualità del pellet, attratti solo dal prezzo più basso. Ne parliamo con Jakub Dohnal dell’Engineering Test Institute (SZÚ), che approfondisce anche gli effetti dell’utilizzo di pellet di bassa qualità.
Puoi dirci di più sull’esperienza e sui servizi dell’Engineering Test Institute (SZÚ).
SZÚ è un istituto “TIC” (test, ispezione e certificazione) che fornisce servizi ad ampio spettro. Stufe a pellet, caldaie a combustibile solido, scaldabagni e serbatoi d’accumulo sono fortemente collegati tra loro e siamo in grado di offrire l’intera gamma di servizi grazie al nostro Laboratorio chimico e alla sua esperienza ispettiva. Testiamo anche elementi per il riscaldamento, termoconvettori a pavimento e pannelli a soffitto, cioè quei prodotti senza i quali nessun impianto di riscaldamento funzionerebbe. SZÚ testa e valuta anche i raccordi utilizzati per la distribuzione del calore e dell’acqua.
I nostri servizi seguono diverse normative applicabili alla valutazione di conformità di stufe e caldaie, quali LVD (direttiva bassa tensione), EMC (compatibilità elettromagnetica), BED (direttiva efficienza caldaie), PED (direttiva attrezzature a pressione), GAR (regolamento apparecchi a gas), MD (direttiva macchine), NED (direttiva emissioni acustiche). Valutiamo la conformità anche rispetto al Regolamento sui prodotti da costruzione (CPR), sui dispositivi di protezione individuale (DPI), sui giocattoli e molti altri standard.
In generale, SZÚ è in grado di coprire un portfolio di servizi piuttosto ampio: dalle cose più piccole come gli accendini fino ai dispositivi medici e alle apparecchiature per le centrali nucleari. I servizi di SZÚ sono quindi completi e integrati, con l’obiettivo di garantire la sicurezza del prodotto verificato.
SZÚ è anche Organismo di certificazione ENplus®. Qual è la tua esperienza con questo schema?
Grazie all’esperienza maturata con altri marchi di certificazione, come Flamme Verte, EPA o KEYMARK, SZÚ è riuscito a ricomprendere il marchio di certificazione ENplus® nei propri accreditamenti e proporsi ai clienti come Organismo di certificazione consolidato sul mercato globale.
La certificazione ENplus® garantisce che il pellet soddisfi standard severi che non riguardano solo i parametri tecnici del pellet, ma anche il sistema di controllo della qualità della produzione: un’azienda certificata ENplus® deve garantire un controllo continuo e sistematico della qualità dell’intero processo produttivo. La corretta impostazione del sistema di gestione della qualità viene verificata annualmente dagli ispettori SZÚ, nel corso delle verifiche annuali di sorveglianza. Durante l’ispezione ENplus®, preleviamo dal processo produttivo un campione di pellet, per poi analizzarlo nel nostro laboratorio accreditato: grazie al pacchetto completo di certificazione offerto da SZÚ, il consumatore ha la garanzia che il pellet sia di massima qualità!
In seguito alla revisione dello schema ENplus®, è aumentato l’interesse dei clienti stranieri per i nostri servizi: fino al 2022 abbiamo lavorato esclusivamente con clienti situati in Repubblica Ceca e Slovacchia, mentre ora le nostre attività si stanno espandendo a clienti provenienti da Romania, Turchia e Cina, solo per citare alcuni esempi. Apprezziamo la diversità dei nostri clienti e dei loro approcci nella gestione della qualità: ogni mercato è unico e presenta le proprie peculiarità, in termini di materie prime utilizzate e di processi produttivi.
Per certi versi, siamo sorpresi che anche i processi produttivi molto semplici ma totalmente ottimizzati possano produrre pellet di altissima qualità: scoprire processi produttivi diversi da quelli più comuni è uno dei punti di maggior interesse nel lavoro di un ispettore. Ogni azienda è unica e ci arricchisce di nuova esperienza, ci aiuta a crescere tecnicamente e a svolgere il nostro lavoro in modo più responsabile.
Fonte: SZÚ
Quale pellet utilizzate per testare le stufe e come vengono effettuate le analisi?
Per i test e per il processo di valutazione della conformità della stufa utilizziamo solo pellet certificato ENplus®, di cui abbiamo determinato qualità e durabilità nel nostro Laboratorio che, tra l’altro, analizza anche i campioni per le certificazioni del pellet che rilasciamo.
I parametri di emissione e rendimento delle stufe a pellet sono testati rigorosamente. Una delle condizioni per immettere il prodotto sul mercato è il rispetto di rigorosi limiti di emissione ed efficienza previsti dal Regolamento Ecodesign. Nel rendimento è compreso anche l’eventuale consumo elettrico della stufa. Per rispettare e ottenere costantemente limiti rigorosi è necessario utilizzare combustibile di alta qualità, e la sua qualità è comprovata dalla certificazione.
L’esperienza analitica sulle stufe a pellet dimostra che la qualità del pellet gioca un ruolo molto importante: i risultati tra pellet certificato e non certificato differiscono di decine di punti percentuali in termini di efficienza; in altre parole, l’utente consuma molto più combustibile a parità di calore ottenuto per il riscaldarsi.
Fonte: SZÚ
Questo significa che la qualità del pellet incide sulla durata della vita di stufe e caldaie a pellet?
Sì! La norma tecnica EN 16510, Parte 6, stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile e i nuovi metodi di prova, nonché requisiti più severi che le apparecchiature devono soddisfare. Ad esempio, è cambiata la metodologia per la misurazione delle polveri sottili durante la combustione: peggiore è la qualità del pellet, peggiori saranno i risultati e maggiori le emissioni di polveri nell’ambiente dal camino. L’utilizzo di pellet non certificato e di bassa qualità, soprattutto durante la stagione termica, influisce sulla qualità dell’aria circostante, soprattutto nei centri abitati, e questo certamente non fa piacere a nessuno.
In breve, utilizzando il combustibile sbagliato, l’utente degrada la qualità della sua stufa a pellet. E sì, il pellet di bassa qualità produce sostanze più nocive che intasano la camera di combustione e il percorso di evacuazione dei fumi. A causa di un intasamento dato dalla solidificazione delle ceneri di un pellet di bassa qualità, la stufa potrebbe non “riconoscere” che è in atto una combustione incompleta e valutare erroneamente le dosi necessarie di combustibile, sovraccaricando il sistema e rischiando di provocare condizioni pericolose, anche di ritorno di fiamma nel serbatoio.
Una combustione imperfetta comporta una maggiore quantità di cenere e macchie sul vetro, il che significa che l’utente è costretto a pulirli più frequentemente, oltre a un consumo di carburante più elevato e la necessità per l’utente di riempire il serbatoio più spesso. Non ultimo, durante la stagione termica l’utente pagherà di più per il combustibile, dovendone acquistare di più, rispetto a quanto pagherebbe per un pellet di alta qualità.