Certificati!
La certificazione implica il soddisfacimento di tutti i requisiti previsti per i processi di approvvigionamento e lavorazione delle materie prime, produzione del pellet, manipolazione del pellet, insacchettamento; stoccaggio del pellet, trasporto e consegna del pellet, tracciabilità delle forniture, controllo e gestione della qualità, qualifiche dello staff, gestione dei reclami, stipula della licenza d’uso del marchio ENplus® con l’Ufficio competente, nonché ogni ulteriore adempimento documentale e contrattuale previsto dallo schema.
Tutte le attività effettuate dall’azienda ricomprese nello scopo della propria certificazione ENplus® devono essere verificate. Per i produttori, tutti i processi sono verificati fisicamente durante una ispezione annuale condotta da un ispettore qualificato. Per i distributori, le verifiche annuali possono avvenire fisicamente o da remoto.
Qui sotto sono disponibili ulteriori informazioni per produttori, distributori e terzisti (fornitori di servizi). A seguire, sono descritte le procedure di certificazione.
La certificazione da produttore di pellet non include la distribuzione di pellet prodotto da altre aziende, né le consegne di pellet in autobotte “a carico parziale” ad utenti finali. I produttori che desiderino offrire pellet certificato anche in questi due contesti devono certificarsi anche come distributori.
Le attività che richiedono la certificazione in via obbligatoria o facoltativa sono ulteriormente illustrate anche nel Manuale di certificazione, Parte 1 (Indicazioni generali), sezione 5 (panoramica sulle diverse tipologie di certificazione).
Ogni distributore nella catena di distribuzione ENplus® che entri in contatto fisico con pellet sfuso, o che ingaggi un terzista a tal fine, deve certificarsi obbligatoriamente.
Gli intermediari che non svolgono alcuna attività che preveda il contatto fisico con il pellet e che non affidano tali attività in conto-terzi, possono richiedere la certificazione su base volontaria. Anche i rivenditori non devono obbligatoriamente certificarsi qualora vendano esclusivamente sacchetti già sigillati e marchiati con il codice ID ENplus® di un’azienda certificata. Tuttavia, se si desidera un proprio codice ID ENplus® da apporre sui sacchetti di pellet, allora diventa necessario certificarsi.
Le attività che richiedono la certificazione in via obbligatoria o facoltativa sono ulteriormente illustrate anche nel Manuale di certificazione, Parte 1 (Indicazioni generali), sezione 5 (panoramica sulle diverse tipologie di certificazione).
Un terzista certificato può offrire servizi connessi al trasporto, stoccaggio, consegna e insacchettamento di pellet sfuso.
Devono certificarsi obbligatoriamente i terzisti che offrono a più di una azienda ENplus® i servizi di insacchettamento del pellet e di consegna a carico parziale di pellet sfuso a consumatori finali. I terzisti che offrono tali servizi solo ad una azienda certificata saranno controllati nell’ambito della certificazione di questa stessa azienda. La certificazione da terzista è sempre volontaria se le attività si limitano a stoccaggio, trasporto di pellet sfuso ad aziende certificate e consegne a pieno carico di pellet sfuso a consumatori finali
I produttori di pellet devono certificarsi come tali, perchè non è possibile una certificazione da terzisti per la produzione di pellet.
Le attività che richiedono la certificazione in via obbligatoria o facoltativa sono ulteriormente illustrate anche nel Manuale di certificazione, Parte 1 (Indicazioni generali), sezione 5 (panoramica sulle diverse tipologie di certificazione).